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Concentratio Interrupta - La difficoltà a concentrarsi

Concentratio Interrupta – La difficoltà a concentrarsi

Concentratio Interrupta

La “concentratio interrupta” è il fenomeno di interrompere la concentrazione suscitata dal continuo bombardamento di stimoli esterni, quali la richiesta o la necessità di svolgere più compiti contemporaneamente e le distrazioni mediatiche, più noto come “Multitasking”.

Già negli anni ‘80 (Nusbaum e Schwab, 1986) le conoscenze scientifiche avevano dimostrato che capire quello che stanno dicendo tre persone allo stesso tempo è teoricamente possibile, ma solo se si riesce ad escludere dall’attenzione consapevole ogni altro pensiero o sensazione. Quindi non potremmo accorgerci dell’espressione di chi parla e non ci potremmo domandare perché dicono quello che stanno dicendo!

Successivamente le neuroscienze, applicando la risonanza magnetica, hanno dimostrato che il lobo frontale, che è la parte del cervello deputata alle funzioni esecutive, è limitato ad adempiere al massimo due compiti nello stesso momento. Il cervello non è fatto per il multitasking e alcune attività prioritarie richiedono l’impiego totale delle nostre risorse cerebrali, una concentrazione selettiva, portando a quello che viene chiamato sequestro neuronale. Il cervello è in grado di svolgere in maniera efficiente solamente due compiti in contemporanea e solo se uno di questi è completamente automatizzato.

Il multitasking, o più precisamente il “Multifocus”, cioè l’alternare continuo e repentino dell’attenzione da un’attività all’altra (detto anche fenomeno del “context switching”), fa perdere tempo ed energia. Ne consegue che:

  • nessuno dei compiti che richiede un alto contributo cognitivo viene svolto in maniera ottimale
  • il sistema di categorizzazione percettiva va in tilt
  • il processo decisionale diminuisce il livello di efficienza si riduce del 30-40%
  • la produttività cala
  • il quoziente intellettivo perde 10-15 punti.

Tutto ciò influisce negativamente sulla performance e sul benessere psicofisico.
Quando ti abitui a gestire più attività nello stesso momento, tendi a diventare più incline all’ansia e alla depressione, fatichi a focalizzare i pensieri e a organizzare delle priorità. A livello fisico, Il multitasking aumenta la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, e di adrenalina, l’ormone del ‘lotta o scappa’, che può stimolare eccessivamente la nostra corteccia cerebrale e causare annebbiamento mentale, cognitivo. La dopamina, l’ormone della motivazione, viene attivato dalla sensazione di gratificazione data dalle continue “incursioni” esterne dei social network, dello smartphone, delle eccessive email, creando un circolo vizioso di dipendenza, paragonabile a quello del cannabinolo.

Come puoi ovviare a tutto ciò? Cambiando le tue abitudini per ottimizzare la tua gestione del tempo, così migliori la tua performance e il tuo benessere.


Autore: Valentina Reiner
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